Bad Postcards

Provocatorie cartoline turistiche di luoghi in rovina che non vorresti mai vedere, tantomeno visitare.

Il nostro Bel Paese nasconde purtroppo scempi ambientali e veri e propri disastri ecologici che, nei casi più eclatanti, balzano di tanto in tanto agli “orrori” della cronaca nazionale. Quasi mai invece si parla degli scempi più comuni, come cave dismesse, ex stabilimenti industriali diroccati, fatiscenti complessi edilizi abbandonati, che, oltre ad essere luoghi di degrado ambientale e culturale, rischiano di trasformarsi in cicatrici permanenti del paesaggio italiano.

Spesso collocate a pochi chilometri dalle nostre meravigliose località turistiche, queste rovine rimangono nell’ombra, come giganti agonizzanti, ignorati persino dagli abitanti del luogo, che ormai ci hanno fatto l’abitudine, con buona pace della salute pubblica e dell’ecosistema, oltre che del panorama. Da un’idea di Vincent Moro, assieme ad Aurora Giampaoli, nasce il progetto Bad Postcards: un modo provocatorio per dare visibilità ad alcuni di questi luoghi attraverso la creazione di “cartoline brutte”.

Bad Postcards è un progetto di fotografia documentaria che sfrutta il format della classica cartolina turistica in stile anni 80, dall’aspetto curato ed accattivante, ribaltandone però la logica, mostrando scorci di luoghi che nessun turista vorrebbe mai vedere, tantomeno visitare.

Il progetto, aperto e collaborativo, mira a coinvolgere fotografi che vogliano contribuire a mappare l’intera penisola, creando una collezione di “Bad Postcards” in grado di sensibilizzare le persone, le amministrazioni locali e le istituzioni nazionali, sui gravi danni al paesaggio, all’ambiente e alla salute, causati dalle mancate bonifiche. Una volta composto un primo corpus di immagini significative, verranno infatti realizzate altrettante cartoline, stampate e distribuite/spedite come strumento di vera e propria Guerrilla Marketing. Per fare questo, oltre che del contributo di talentuosi e volenterosi fotografi, chiediamo anche il supporto delle associazioni ambientaliste e dei comitati civici attivi sul territorio, sia per divulgare il progetto, che per reperire utili informazioni circa l’ubicazione di “location da cartolina” e la loro storia.